Ecco la seconda parte dell’analisi sul Programma di Stoccolma, qui la prima parte.
Sviluppare una politica di strategia interna volta a rafforzare la sicurezza dei cittadini europei.
La sicurezza dei cittadini é una delle
priorità più importanti per l’Unione Europea. In particolare la
prevenzione deve avvenire a livello sovrannazionale attraverso una
maggiore cooperazione ecollaborazione di tutti gli organi coinvolti nel
fronteggiare minacce, a loro volta, globali come: terrorismo, traffico
di uomini, pedopornografia etc. Per questo il Consiglio invita le
istituzioni ma anche gli Stati Membri ad agire sempre di più nel
rispetto dell’articolo 222 TFUE che introduce la clausola di
solidarietà.
Importante novità introdotta
dall’articolo 71 del TFUE é la nascita di un Comitato permanente
sicurezza interna (COSI acronimo in inglese) che avrà il compito di “assicurare
all’interno dell’Unione la promozione e il rafforzamento della
cooperazione operativa in materia di sicurezza interna. Fatto salvo
l’articolo 240, esso favorisce il coordinamento dell’azione delle
autorità competenti degli Stati membri. I rappresentanti degli organi e
organismi interessati dell’Unione possono essere associati ai lavori
del comitato. Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali sono
tenuti informati dei lavori”.
Vengono individuate 6 tipologie di crimine da combattere, sia attraverso il COSI sia proseguendo nell’uso del Organised Crime Threat Assessment Report (OCTA). Le tipologie di crimine individuate sono:
- traffico di esseri umani;
- abusi sessuali su minori e pedopornografia;
- crimini informatici;
- crimini economici e corruzione;
- traffico di droga;
- terrorismo;
Traffico di esseri umani.
Importante e decisivo é il ruolo che
ricopre la cooperazione e il coordinamento con i paesi extra UE cosí
come il rafforzamento dell’operato di Europol e di eurojust. In
particolare attraverso l’Action Oriented Paper on trafficking in human
beings approvato dallo stesso Consiglio lo scorso 30 novembre, ma anche
attraverso accordi mirati con quei paesi terzi che maggiormente hanno
bisogno di assistenza sia economica sia di strutture
giuridico-amministrative. Senza dimenticare che comunque resta
inprescindibile la necessità di una nuova legislazione europea sulla
materia.
Abusi sessuali su minori e pedopornografia.
L’azione suggerita dal Consiglio
europeo si incalana specialmente lungo tre rotte: l’ adozione, da parte
del Consiglio stesso e del Parlamento, di una nuova legislazione contro
questo crimine; la creazione di un network europeo che metta in
collegamento le autorità nazionali competenti e in alcuni casi anche
organizzazioni private; infine attraverso l’adozione delle misure
previste dal nuovo programma Safer Internet,
che approvato nel 2008 stanzia, per il quinquennio 2008-2013, 55
milioni di euro al fine di adottare strumenti che possano rendere
Internet un luogo più sicuro per i minori.
Crimini informatici.
Un particolare accento viene posto
sulla necessità da parte degli stati Membri di ratificare la
Convenzione del Consiglio d’Europa sul crimine informatico.
Crimini economici e corruzione.
Il programma di Stoccolma pone
l’accento sull’importanza di implentare ed utilizzare al meglio i
framework internazionali esistenti (GRECO, UNCAC)
al fine di combattere un fenomeno che al giorno d’oggi é semplicemente
globale sia come per attori coinvolti che per strumenti utilizzati. Per
questo ancora una volta il Consiglio non perde occasione per invitare
gli Stati Membri a migliorare il coordinamento tra di loro.
Traffico di droga.
Rinnovo ed aggiornamento dell’ attuale
strategia europea per la lotta contro la droga che terminerà nel 2012.
La strategia deve essere orientata a combattere sia la domanda che
l’offerta di droga, per questo al tempo stesso sarà necessario mettere
in pratica tutti gli strumenti idonei per combattere sia il traffico
proveniente generalmente da fuori l’Unione, sia al tempo stesso tutti
quegli strumenti per sesnsibilizzare l’opinione pubblica europea su
questo problema, come l’Azione europea sulla droga.
Terrorismo.
É sicuramente questa l’area su cui pone
maggiormente l’attenzione il Programma di Stoccolma. L’attenzione viene
posto su una maggiore opera di controllo sia su possibili aree di
radicamento, sia attraverso il controllo di tutte le zone sensibili,
sia attraverso una più incisiva azione di controllo dei flussi
economici e finanziari che possano in qualche modo essere in realtà
finanzamenti “mascherati”. Un ruolo molto importante viene riconsciuto
al EU Counter-terrorism Coordinator, in particolare per il suo ruolo di coordinatore tra Stati Membri ed istituzioni europee.
La novità più interessante é
rappresentata peró dalla nuova politica nei confronti delle vittime del
terrorismo. Il Consiglio europeo invita la Commissione e gli Stati
membri ad:
- esaminare le modalità per migliorare la legislazione e le misure
concrete di sostegno per la protezione delle vittime e l’attuazione
degli strumenti esistenti; - offrire un miglior sostegno alle vittime tramite le reti europee esistenti per poter fornire un aiuto pratico;
- valutare l’opportunità di creare uno strumento giuridico per la protezione delle vittime più completo, mettendo insieme la Direttiva sul risarcimento per le vittime e il Framework Decision on victims.
Source: http://matizandrea.wordpress.com/2009/12/17/programma-di-stoccolma-parte-seconda/